Pagelle: Happy Casa Brindisi-Germani Basket Brescia

Foto: Vito Massagli
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Brian Randle 7,5: è la prima partita in cui è il più utilizzato da Dell’Agnello, 33’ a buon ragione. La quantità che dà è impressionante, mostrando i muscoli in difesa e sbloccandosi, finalmente, in attacco. 17 punti, 7 rimbalzi, 2 stoppate, 4 assist sono il miglior bottino stagionale, e la prestazione che forse ci presenta il vero Randle che speriamo di avere a lungo. Sbaglia solo nel finale con qualche forzatura e cercando passaggi troppo intelligenti per essere capiti al volo. La stoppatona in recupero su Lee Moore è una dei momenti più belli dello spettacolo al palazzo, in una giornata un po’ carente. Roccioso.

Blaz Mesicek 7: in una batteria esterni che vagabonda, lui è un raggio di luce accecante. 20 anni, è bene ricordarlo, che nasconde con grande personalità. Tiri ben scelti con ottime percentuali (4/7 dal campo), pecca solo quando prova a improvvisarsi playmaker, perdendo un paio di palloni. 12 punti è il nuovo career high in serie A. Sbarazzino.

Milenko Tepic 6,5: il buon Tepa torna in sé, offrendo una prestazione positiva, anche se in tanti sembrano non accorgersene. Tiri presi con giusta selezione (11 punti e 66% dal campo), 6 rimbalzi e ben 4 assist distribuiti con cui prova a sopperire all’assenza ingiustificata di chi il play dovrebbe farlo per mestiere. Poca baldanza, molta sostanza. Concreto.

Cady Lalanne 6+: fa sempre strano non dare un voto alto a uno che chiude ancora in doppia doppia (13+16 rimbalzi), ma Cady dà sempre l’impressione di mancare in carattere! La presenza a rimbalzo è massiccia, ma lo è altrettanto la quantità di tiri facili da sotto sbagliati, spesso per poca lucidità oltre che per poco tempismo, c’è sempre qualche palleggio di troppo. Inoltre con i falli, commessi e subiti, gli arbitri non lo aiutano di certo. Intimorito.

Scott Suggs 6+: una prima parte di gara in ombra, dove non trova né il feeling con la retina né il giusto tempismo in difesa. Nella seconda parte si sblocca e inizia ad essere più pericoloso, infila lui le due bombe che portano da -11 a -5 e alimentano le speranze di una rimonta. Prende una brutta manata negli occhi proprio nel momento in cui serviva di più. Sfortunato.

Daniel Donzelli 6: 3’ in cui è un po’ goffo nelle ricezioni, complice il rientro, ma nonostante ciò distribuisce 2 assist. Bentornato!

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Marco Cardillo 5: un cliente come Landry è una brutta bestia. Tenere bene la posizione non basta, soprattutto se diventi un 4 adattato e soffri inevitabilmente la difesa in post basso. 2 brutte palle perse che da lui non ci si aspetta. Inceppato.

Marco Giuri 5: ben 30’ in campo, in cui gira a corrente alternata. Momenti in cui cerca bene il dialogo con Randle (che è l’unico con cui si gioca il pick and roll) a momenti in cui, quasi stufato dai pochi spazi concessi dalla difesa bresciana, prova a risolvere le azioni forzando diversi tiri con percentuali disastrose. Nervoso.

Anthony Barber 4: un’inflessione spaventosa. Scende in campo senza cattiveria agonistica e non fa né il playmaker né il realizzatore. Prova ad accendersi nei momenti in cui Brindisi sfrutta la transizione ma non va oltre un canestro più tiro (sbagliato). Resta in panchina a guardare l’ultimo quarto, e ciò è preoccupante. Svogliato.

Coach Sandro Dell’Agnello 5,5:  le attenzioni alla difesa non sono bastate a limitare una squadra in gran forma, in particolare un Moss in giornata spaziale. Prova a lavorare sulle transizioni e a sfruttare la giornata di grazia di Randle, dovendo anche rinunciare per un po’ a Lalanne causa falli, ma fa tremendamente fatica contro la difesa schierata a zona, 3-2 in particolare. Coraggiosa, e molto significativa, la scelta di tenere Barber in panca per l’intero ultimo quarto di gara. Imbrigliato.

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About Simone Silvestro 62 Articles
Brindisino, classe 1993. Da oltre 10 anni seguo con passione il percorso della New Basket Brindisi raccontando le vicende della stessa. Dal dicembre 2016 collaboro con la trasmissione radiofonica "Riccio Basket" in onda su Radio Ciccio Riccio nel ruolo di bordocampista. Prediligo il basket ma seguo con interesse anche tanti altri sport, nei quali mi affascinano tutte le storie che ne derivano.

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