Pagelle: Enel Brindisi-Consultinvest Pesaro

Foto: Vito Massagli
Condivisioni

Le pagelle ai giocatori dell’Enel Basket Brindisi, a cura de “La Stella del Sud-Basket Brindisi”

Robert Carter jr 7,5: forse l’unico che non perde la concentrazione praticamente mai, ed anche l’unico a prendere più tiri da 2 che da 3. Il concorrente Jones non è proprio dei più facili da contenere, ed anche la difesa di Nnoko non scherza, ma spalle a canestro è l’unico a creare qualche reale grattacapo anche a dispetto del 5/11 da 2. I tiri da lontano sono ben presi ed è l’unico a strappare rimbalzi ovunque (14 di cui ben 6 offensivi) che gli valgono la doppia doppia personale. Persino in difesa, pur con tutti i suoi limiti, è uno pochi a correre in transizione. Onorevole.

Nic Moore 7-: il suo tiro da 3 questa sera è un po’ inceppato per lunghi tratti della gara ma in fase di playmaking è un fattore, portando palla con sicurezza e distribuendo assist con continuità (6). In difesa si sbatte ma paga anche tanto al livello fisico contro Clarke che trova una serata pazzesca. Nel tempo supplementare è lui l’ultimo ad arrendersi rimettendo in parità la sua squadra ormai in bambola con 2 bombe costruite dal palleggio da capogiro. Il finale non lo premia, ma Nic è fra chi davvero ce l’ha messa tutta. Coraggioso.

Phil Goss 6,5: è il giocatore che prende meno tiri di tutti, sia da 2 che da 3, ma quelli che prende sono quasi tutti buoni tiri (6 punti in tutto). Il resto del tempo lo passa a istruire i compagni e a metterli in ritmo a suon di assist (ben 7 smazzati). In difesa non si risparmia mai ma trova davanti a sé una terna che punisce anche i minimi contatti sull’avversario rendendogli praticamente impossibile pressare come vorrebbe. Esce per 5 falli nel supplementare ed è un brutto colpo per Brindisi che perde proprio il giocatore che nei momenti bollenti non deve mancare mai. Sacrificato.

Kris Joseph 6-: il contributo offensivo c’è (15 punti), ma la sensazione è che le sue possibilità vadano ben oltre i ben 10 tiri da 3 presi nell’arco della gara. Unico tiro (e canestro) da 2 è arrivato quando ha osato penetrare in backdoor. Ha il fisico e la tecnica per essere pericoloso ovunque, perché non osare mai e limitarsi al tiro perimetrale? Male a rimbalzo e timido in difesa. Nascondino.

Amath M’Baye 6-: è possibile rasentare la sufficienza dopo una prestazione da 29 punti con 11/15 dal campo e la maggior valutazione di squadra con 24? A volte nel basket succede anche questo, e la risposta è sì. A decidere la partita sono ancora una volta due tiri liberi quando la palla scotta che, dopo la partita di Sassari, anche questa sera si infrangono sul ferro. Ancora uno 0/2 a cronometro fermo che poteva valere il pareggio o la vittoria e che pesa come un macigno nell’economia della partita. Senza nulla togliere alla sua straordinaria prestazione offensiva, i nervi saldi fanno parte del gioco e in questo caso sono stati fatali. Fragile.

Durand Scott 5,5: giornataccia al tiro (2/9), anche se esclusa un’occasione è meno individualista del solito e chiude con 0 palle perse nello scout. Bravo a mettere in ritmo i compagni (5 assist) ma mancano maledettamente le sue percussioni a canestro che sarebbero state importantissime anche per prendere falli dato che anche Pesaro ne stava commettendo parecchi. Quasi nessuno squillo, passa una partita in cui si vede poco e niente. Eclissato.

Samardo Samuels 5: tanta sfortuna nella sua prestazione, buoni movimenti e tanta buona volontà che si scontrano contro dei compagni che lo servono troppo poco, contro una terna che punisce ogni minimo contatto e contro un ferro che questa sera non vuole saperne di aiutare il lungo giamaicano. Unico lampo il canestro con fallo nel supplementare che ci ha riportanti per l’ultima volta in vantaggio. Troppo poco. Sfiduciato.

Marco Spanghero sv: entrato nel minuto finale al posto di Moore al suo quinto fallo dopo un’intera partita in panchina. Ha a disposizione un buon tiro che potrebbe farlo diventare protagonista inatteso ma è comprensibilmente freddo e lo fallisce. Costernato.

Coach Meo Sacchetti 4: un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Il comportamento corale della squadra in campo non prescinde dai dettami del coach, che ancora una volta non riesce a portare a casa una partita che per lunghi tratti è stata condotta, se pur abusando (con buone percentuali all’inizio) del tiro perimetrale anche contro una buona zona 2-3 schierata da coach Leka. In particolare nell’ultimo quarto sul +15 era solo da parcheggiare in porto. Con un tale vantaggio i suoi giocatori anche oggi hanno continuato a prendere tiri nei primi 7-8 secondi dell’azione, per giunta quasi sempre tiri da 3 punti senza mai abbassare il ritmo e soprattutto mostrando una supponenza (riconosciuta da lui stesso) soprattutto in difesa, dove le transizioni sono state lente e tardive per l’intera gara, a tratti irritanti. Non sono un caso i 94 punti concessi in casa al peggior attacco del campionato. Ancora una volta la gestione del finale punto a punto è da trascrivere sul quaderno nero. Ed è la quarta volta, o forse la quinta. Abbiamo perso il conto. Disorientato.

Potete iniziare a votare l’MVP del mesi di Aprile: 3 voti a disposizione ma attenzione una volta utilizzati non potrete più cambiare il vostro voto.

MVP Aprile 2017 - Chi è l'MVP del mese di Aprile

View Results

Loading ... Loading ...

Commenti

commenta

About the Author

Foto del profilo di Simone Silvestro
Simone Silvestro
Brindisino, classe 1993. Da 10 anni seguo con passione il percorso dell'Enel Basket Brindisi e coltivo il mio interesse raccontando le vicende della squadra della mia città. Dal dicembre 2016 collaboro con la trasmissione radiofonica "Riccio Basket" in onda su Radio Ciccio Riccio nel ruolo di bordocampista.

Be the first to comment on "Pagelle: Enel Brindisi-Consultinvest Pesaro"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Refresh

*

Vai alla barra degli strumenti