Coach Piero Bucchi: “Si vince e si perde tutti insieme. Remiamo tutti dalla stessa parte e vogliamo i playoff!”

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Coach Piero Bucchi, intervistato da “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”, torna ad analizzare la sconfitta contro l’Openjobmetis Varese e le difficoltà delle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:

“Si vince e si perde tutti insieme. Allenatore e squadra sono un tutt’uno. Abbiamo sempre remato dalla stessa parte, e continueranno a farlo anche in futuro. Ecco perché, tra l’altro, sinceramente non mi ci ritrovo nei toni e nei modi venuti fuori su un organo d’informazione che ha riportato, travisando, alcune mie dichiarazioni rilasciate nell’immediato post partita. Non ho voluto puntare il dito su nessuno dei miei giocatori, nella maniera più assoluta. Non è nel mio stile. Ripeto, siamo un gruppo unito, voglioso e che ha ben chiaro in mente l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ossia, staccare il biglietto per la post season. Restano ancora sei partite, le giocheremo tutte con il coltello tra i denti, oltre che con il cuore e la passione. Cercheremo di farcela, con tutti i nostri mezzi. Abbiamo fatto comunque una buona partita. E, seppur a tratti, abbiamo giocato anche bene nonostante le difficoltà del momento. Ancora una volta, siamo di fronte ad un assetto nuovo. Stiamo nuovamente cambiando pelle. Proprio per questo motivo, magari qualche ragazzo fa un po’ più di fatica. Cerchiamo di provare a rincuorarli, perché adesso c’è davvero bisogno di tutti. Alex Harris, deve essere innescato. Avendo cambiato l’assetto, talvolta si trova a dover fare e costruire qualcosa anche lui. Specie, quando metto a riposare o David Cournooh o Adrian Banks. Di conseguenza, gli chiedo qualcosa che, con tutta probabilità, non è nel suo dna. Ci mette impegno, non posso rimproverargli niente. Chiaro, ora ci manca un giocatore in grado di creare Qualcosa, e non voglio parlare di Scottie Reynolds. Ma, ovviamente, la squadra è stata pensata e costruita in una certa maniera, con un tipo di giocatore che poteva battere l’uomo e creare gli spazi, nonché un sovrannumero, quindi trovare un uomo libero. Che è poi ciò che innesca e mette in moto i tiratori come Harris. Non posso imputare nulla a nessuno dei miei ragazzi i quali, comunque, a Varese la partita hanno provato a vincerla. Ecco, magari i nostri avversari sono arrivati allo sprint finale un pizzico più pronti rispetto a noi. Credo, però, che la gara sia girata su un paio di canestri che abbiamo sbagliato. Tiri costruiti anche bene, aperti e con vantaggio che, però, sono usciti. Può accadere, ci mancherebbe. Al contrario, loro l’hanno buttata dentro. Pazienza. Non fasciamoci la testa, ma guardiamo avanti e pensiamo già alla gara di sabato con Capo d’Orlando”

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Andrea Romano

Andrea Romano

Brindisino, classe 1990. Dal 1° Dicembre 2013 cerco di raccontare al meglio tutto ciò che riguarda la New Basket Brindisi. Da Giugno 2015 inoltre collaboro con Basketnet.it. mentre da Giugno 2016 anche con SuperBasket. Dall'Aprile 2014 al Febbraio 2015 invece ho collaborato con BasketUniverso.it.
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